Nell’immaginario collettivo, il Coast to Coast negli USA è uno di quei viaggi che si sognano da ragazzi, da fare con gli amici o con la fidanzata, possibilmente da New York a San Francisco o a Los Angeles (sempre da est verso ovest, come gli antichi pionieri!). Quasi 5000 km di strada… ma ne vale davvero la pena? In mezzo c’è poco da vedere, e tanti luoghi - all’inizio e alla fine - meritano un viaggio ad hoc. Per gli amanti dell’On the Road, ecco allora la nostra proposta, rivisitata e corretta: un inedito Coast to Coast “meridionale”, perfetto per l’inizio della primavera, alla scoperta del Sud degli States: quello vero, lontano dagli itinerari turistici, a due passi dal confine col Messico. Quello di cowboy, mariachi e saguaro... Partiremo dalle spiagge texane del Golfo del Messico per finire sulle coste della California, attraverso alcuni dei parchi più spettacolari e selvaggi degli USA (come il Big Bend, abbracciato da un’ansa del Rio Grande, le candide dune di sabbia di White Sands, gli enormi cactus del Saguaro National Park), e città il cui nome, da solo, evoca miti e leggende: San Antonio, El Paso, Las Cruces, Tucson, Yuma, l’elegante e raffinata San Diego, la poliedrica e celeberrima Los Angeles. Posti limitati!

PROGRAMMA - POSSIBILITA’ DI PARTENZA DA VARI AEROPORTI

1° giorno: LOCALITA' DI PROVENIENZA - HOUSTON (Texas)         

Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di partenza in tempo per il volo per Houston (non diretto). All’arrivo, trasferimento in hotel. Pernottamento.

2° giorno: GALVESTON ISLAND - HOUSTON - SAN ANTONIO                    

Il nostro Coast to Coast inizia in Texas, “The Lone Star State”, lo Stato della Stella Solitaria, unica, quanto è unico questo Stato, il più esteso degli USA dopo l’Alaska. Partiremo da Galveston Island, una striscia di terra nel Golfo del Messico collegata alla terraferma da un ponte, visitando l’omonima cittadina, rinomato luogo di villeggiatura che vanta un Pier simile a quello più famoso di Santa Monica, storici palazzi d’epoca e deliziose sculture in legno, frutto di un intelligente lavoro di recupero di alberi abbattuti dall’uragano Ike nel 2008. Proseguimento per Houston, moderna metropoli d’avanguardia dal centro storico raccolto intorno alle sculture a forma di missile del Tranquillity Park, inaugurato per il 10° anniversario dello sbarco sulla luna. Continuazione per la bellissima San Antonio, che deve il suo nome a Sant’Antonio da Padova, la cui ricorrenza cade nel giorno del 1691 che vide la prima spedizione spagnola insediarsi nella zona. Le importanti radici storiche si ritrovano nell’impianto urbano, ricco di edifici e palazzi di gran pregio, nel delizioso Riverwalk, il vivace salotto sul lungofiume in cui si affacciano i localini e si concentra la movida, e il caratteristico Market Square, dove si respira una vivace cultura Tex-Mex. Passeggiata serale lungo il pittoresco Riverwalk. Pernottamento.

3° giorno: SAN ANTONIO - DEL RIO

Completamento della visita di San Antonio con l’imperdibile sito di Alamo, missione spagnola vecchia di 300 anni, poi adibita a fortezza militare, sede della famosa battaglia del 1836 in cui combatterono personaggi come William Travis e David Crockett, evento chiave della rivoluzione texana contro i messicani di Santana. Continuazione per Del Rio, antico insediamento spagnolo sorto nel XVII secolo lungo le sponde del Rio Grande, al confine con il Messico. Un piccolo ma delizioso museo servirà a farci capire dove ci troviamo: c’è di tutto, perfino un saloon/tribunale dove il magazziniere, barista e giudice di pace Roy Bean veniva descritto come “l’unica legge a Ovest del Pecos River”. Pernottamento.

4° giorno: DEL RIO - SEMINOLE CANYON STATE PARK - ALPINE

Seguendo il corso del Rio Grande, proseguimento verso ovest. Sosta al Seminole Canyon State Park dove, grazie ad una passeggiata con i ranger, avremo la possibilità di ammirare alcune delle pitture rupestri più antiche degli Stati Uniti, risalenti addirittura a 9000 anni fa. Proseguimento per Alpine, il centro più importante dell’area del Big Bend, vivace e deliziosa oasi nel deserto dal tipico aspetto western, a 1364 m s.l.m. nel cuore del deserto del Chihuahua. Pernottamento.

5° giorno: ALPINE - escursione nel BIG BEND NATIONAL PARK e a TERLINGUA GHOST TOWN

Intera giornata dedicata al Big Bend National Park, il “parco giochi del diavolo”: la “grande ansa” (appunto: “big bend”) è quella del Rio Grande, che lo abbraccia segnando il confine fra Stati Uniti e Messico. Un’area desertica, selvaggia e desolata, dove tracce di presenza umana si ritrovano solo in una manciata di suggestive città fantasma come la pittoresca Terlingua, ex-villaggio di minatori oggi ritrovo di uno sparuto gruppetto di misantropi - e un po’ folli! - artisti. La giornata procede tra paesaggi lunari, panorami sconfinati, spettacolari mesas e stravaganti formazioni rocciose, che testimoniano l’antica origine vulcanica del territorio abitato anche da puma, orsi bruni e una miriade di uccelli, soprattutto rapaci. Un deserto unico, in cui vivono 1200 specie di piante tra cui cactus, agavi e yucca. Rientro in hotel e pernottamento.

6° giorno: ALPINE - FORT DAVIS - EL PASO

Ancora in Texas, oggi visiteremo Fort Davis, che con i suoi 1524 m s.l.m. è la città (o, meglio, il villaggio) più alto dello Stato, e si presenta con il vecchio forte e un minuscolo centro storico dalle facciate in legno nel più puro stile del West. Poco distante, la presenza di uno dei telescopi più potenti al mondo ci riporta bruscamente nel Terzo Millennio. Fotostop, e continuazione per la mitica El Paso, la città più occidentale, in cui il Messico - vecchio e nuovo - esercita un’influenza decisamente marcata. Splendida la natura circostante, con le montagne sullo sfondo e il leggendario fiume, chiamato dai messicani Rio Bravo, che ancora oggi la divide dalla corrispondente messicana Ciudad Juarez. Il nome stesso della città, “El Paso del Norte”, ne ricorda la fondazione su uno dei rari guadi che è stato per secoli un passaggio chiave per chi voleva entrare negli Stati Uniti provenendo da Sud. Un intreccio di culture, sapori e atmosfere, che vale il viaggio! Pernottamento.

7° giorno: EL PASO (Texas) - WHITE SANDS NATIONAL PARK (New Mexico) - LAS CRUCES

Lasciato il Texas, entriamo in un altro Stato icona degli USA: il New Mexico, “Land of Enchantment”, la Terra Incantata, disseminato di adobe color terra su cui spicca il rosso fiammante delle ristras (mazzi di peperoncino). In nessun altro luogo degli Stati Uniti si percepisce una fusione altrettanto profonda di tre culture: la nativa americana, l’ispanica e l’anglosassone, con antichi pueblo, haciendas di trecento anni, missioni, splendide terrecotte e coloratissimi tessuti. Inizieremo da un parco nazionale unico: il White Sands, una delle meraviglie naturali del mondo per le sconfinate distese di dune di sabbia di un bianco abbagliante come la neve: qui solo la presenza di cactus e piante grasse ci ricorda che siamo in pieno deserto, e non sulle nevi di Cortina! Continuazione per Las Cruces, città dalla storia travagliata (e dal nome inquietante di “Le Croci”) contesa tra Apache, Conquistadores, missionari e Yankees. Ancora oggi, nel suo quartiere di Mesilla si respira l’atmosfera di una cittadina coloniale spagnola del Southwest rimasta a metà Ottocento. Pernottamento.

8° giorno: LAS CRUCES (New Mexico) - MISSION SAN XAVIER DEL BAC (Arizona) - SAGUARO N.P. - TUCSON

Ingresso in Arizona, lo Stato del Gran Canyon, ma anche di altre meraviglie troppo spesso trascurate. Iniziamo le visite dall’antica missione di San Xavier del Bac (1692), considerata il miglior esempio di arte coloniale in USA per l’elegante combinazione di elementi architettonici moreschi, bizantini e tardo-rinascimentali. Proseguimento per lo spettacolare Saguaro National Park, sede dei più grandi cactus della nazione (e di altre 24 specie di piante grasse), simbolo indiscusso del Far West. Ha un percorso di crescita lento e travagliato: alla fine del primo anno raggiunge solo il mezzo centimetro, dopo 15 anni è alto poco più di una spanna, a 30 anni comincia a fiorire e fruttificare, in 50 anni può raggiungere i 2 metri, a 75 anni gli spuntano le prime “braccia”, a 100 anni può arrivare a 8 metri, a 150 anni può superare i 16 metri di altezza e le 8 tonnellate di peso, torreggiando su di ogni altra forma di vita del deserto. Possiamo averli visti in tanti film… ma ammirarli dal vivo è un’emozione indescrivibile. E vivono solo qui! Continuazione per Tucson, vivace centro studentesco dove il vecchio West incontra il vecchio Sud. Piacevole e divertente per i suoi negozi vintage, i ristoranti messicani e le eccellenti taverne, è situata in una valle tra montagne impervie dalle forme insolite. Pernottamento.

9° giorno: TUCSON (Arizona) - YUMA (California) - SAN DIEGO

Ultima tappa per raggiungere il Pacifico, attraverso il deserto del Sonora, un’area che riceve meno di 20 centimetri di pioggia l’anno, con mesi consecutivi senza una goccia d’acqua. Sosta per la visita di Yuma Territorial Prison, il famoso carcere federale operativo nell’ultimo trentennio dell’Ottocento. Nell’immaginario western, era l’inferno in terra, fatto di criminali recidivi ed efferati, manigoldi, banditi scellerati e guardie sadiche. Chi non ricorda “Quel treno per Yuma”? Nonostante oggi sia solo un museo, camminare tra le sue celle fa ancora un certo effetto! Superato il fiume Colorado, entriamo nella mitica California, “The Golden State”, lo Stato dell’Oro (con riferimento alla Gold Rush del 1848). Arrivo a San Diego, i cui abitanti giurano - spudoratamente! - si tratti della città più bella d’America. Pernottamento.

10° giorno: SAN DIEGO

Giornata dedicata a San Diego. Clima perfetto, spiagge stupende, edifici eleganti, atmosfera raffinata e tranquilla ne fanno un luogo veramente piacevole da visitare, anche se la città è spesso snobbata per essere più fuorimano rispetto alle altre grandi metropoli della costa californiana. Vedremo il compatto downtown, sviluppatosi intorno al Gaslamp Quarter, il Coronado, cui si accede attraverso un magnifico ponte, il Balboa Park, un’oasi verde con fiori, giardini e viali pedonali, e naturalmente la pittoresca Old San Diego, un colorato museo all’aperto che conserva l’atmosfera più autentica dell’antica città coloniale: una gioia per gli occhi (e le macchine fotografiche!), ma anche per il palato, con locali a tema in cui gustare qualcosa di tipico, più o meno impegnativo. E poi, in linea con lo spirito ispanico, qui è sempre Fiesta! Pernottamento.

11° giorno: SAN DIEGO - LA JOLLA - VENICE - SANTA MONICA - LOS ANGELES

Rotta verso nord, costeggiando le più famose località balneari del Pacifico come La Jolla, la spiaggia più esclusiva di San Diego, dove si crogiolano indisturbati leoni marini, foche e uccelli acquatici, ma anche Venice, sospesa tra murales e canali (da cui il nome, un po’ ambizioso, di “Venezia”)… e Santa Monica, “End of The Trail”, tappa finale della mitica Route 66, ma anche del nostro personale Coast to Coast. Pernottamento.

12°/13° giorno: LOS ANGELES - LOCALITA’ DI PROVENIENZA

Visita di Los Angeles, con soste a downtown, Hollywood e Beverly Hills. Il suo nome completo sarebbe “El Pueblo de Nuestra Señora la Reina Virgen de los Ángeles del Rio de la Porciúncula de Asís”; per gli amici, L.A. In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo di rientro (non diretto). Arrivo il giorno dopo.

LA QUOTA COMPRENDE:

• Voli come da programma in economy class
• Sistemazione in hotel categoria 3/4* in camera doppia, prime colazioni incluse (nota: qualora non fosse possibile includerle a priori, verrà rimborsato un importo pari a 15 euro a persona a colazione)
• Itinerario come da programma con pulmino (assegnazione posti in base all’ordine di prenotazione attestato dal versamento dell’anticipo)
• Ingressi come da programma (Seminole Canyon State Park, Big Bend National Park, White Sands National Park, Saguaro National Park, Yuma Territorial Prison)
• Assicurazione medico-bagaglio di base
• Accompagnatore specializzato per tutto il viaggio 

LA QUOTA NON COMPRENDE: visto di ingresso elettronico ESTA (€ 35,00 se prenotato in agenzia, ottenibile anche on line: https://esta.cbp.dhs.gov/esta/) - tutto quanto non menzionato alla voce "la quota comprende".

DOCUMENTI: passaporto valido almeno 6 mesi dalla data di rientro e visto di ingresso non scaduto (ESTA). I clienti sono pregati di verificare che il proprio passaporto sia conforme alle attuali normative per l’ingresso negli USA. Nessun rimborso spetta a chi si presentasse alla partenza privo della documentazione richiesta. 

IMPORTANTE: quotazione con tariffe aeree in vigore al 30.04.2022, da riconfermare al momento della prenotazione. Per quanto non specificato si rimanda alle Condizioni Generali del Contratto di Vendita, con deroga all'art. 10, comma 3, lettera a.