Lasciati i grattacieli di HONOLULU, dove si concentra quasi tutta la popolazione dell’arcipelago, un breve volo ci porta a KAUAI, la più vecchia delle otto maggiori isole, nata da un enorme unico vulcano. Dalla sua estinzione, le forze della natura hanno avuto 6 milioni di anni per scolpirla, e il risultato è sorprendente.

Qui iniziano le “vere” HAWAII! Qui dove, per legge, nessun edificio poteva essere più alto di una palma da cocco, e il territorio ha mantenuto per il 97% l’aspetto rurale originario.

Nā Pali Coast, natura incontaminata allo stato primordiale

La bellezza dell’isola e la varietà dei suoi paesaggi sono stati immortalati da Hollywood in più di 50 film, da Jurassic Park a Hook, da King Kong a I Predatori dell’Arca Perduta e a Blue Hawaii di Elvis, fino a Lilo & Stich, il cartone animato della Disney.

Qui tutto è magico, e i colori assumono una luce unica:

“Venire alle Hawaii è come passare da un mondo in bianco e nero ad uno a colori” – John Richard Stephens

Wailua Falls
Kilauea Point

Qui si trova il “Grand Canyon” del Pacifico, il Waimea Canyon: benchè più piccolo e meno antico rispetto al GRAND CANYON dell’Arizona, regala viste mozzafiato su cascate, boschi e colori che non esistono in nessun’altra parte del mondo, frutto del contrasto tra le rocce vulcaniche, la ricca vegetazione tropicale, un cielo limpido e cristallino e l’aria particolarmente luminosa.

Waimea Canyon, il “Grand Canyon” del Pacifico”

Non mancano nemmeno i “geyser”: come Spouting Horn, in realtà effetto di giochi d’acqua tra rocce e oceano, ma che ricorda quelli ben più famosi di YELLOWSTONE. Simpatica la leggenda sulla sua origine: per un popolo come quello Hawaiiano, dotato di grande spiritualità e profondamente legato al territorio, tutto trova spiegazione in un variegato universo di divinità, buone o cattive, spesso dispettose, ed elementi naturali, creativi e distruttivi insieme.

Spouting Horn, il “geyser” di Kauai

Interessanti le opere dell’uomo, come un romantico ponte dondolante (ovviamente creato dai folletti in una notte di plenilunio), un vecchio zuccherificio, ricchezza principale delle isole fino al secolo scorso, antiche peschiere usate dalla famiglia reale più di mille anni fa. O un vecchio mercato in cui trovare di tutto, immutato da decenni; compare nel film 6 giorni e 6 notti, con Harrison Ford.

Hanapepe Swinging Bridge, un delizioso ponte dondolante

Numerosi gli spunti storici: il luogo in cui sbarcò James Cook (primo a scoprire e mappare le Hawaii), un forte russo (residuo di un’alleanza mai andata a buon fine), e deliziose minuscole chiesette cristiane, alcune affrescate, altre con pareti in lava e vetrate inglesi, o suggestivi templi indiani.

Sopra: chiesetta protestante in lava; sotto: tempio hindu

Affascinanti le cittadine, poco più che villaggi, come Koloa, dalle variopinte facciate in legno ombreggiate da baniani e albizie, o la capitale Lihue, intrico di suggestive viuzze e vivaci piccoli negozi.

Per non farci mancare nulla… degustiamo dell’ottimo rum locale!

Spettacolare la fauna: dall’oca nene, animale nazionale, a leoni marini che si stiracchiano pigramente al sole, a balene in fuga dal gelo invernale dell’ALASKA (distante più di 5000 km!), impegnate in complesse danze nuziali, a enormi tartarughe che qui vengono a riprodursi, a mille coloratissimi uccelli. In un mondo senza predatori (che qui non sono mai arrivati), gli equilibri sono delicati, ma i risultati valgono il viaggio!!

Danza nuziale di una balena, sorpresa completamente fuori dall’acqua

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