“A Seattle viviamo tra alberi e corsi d’acqua, e ci sentiamo dolcemente cullati dalla vita. I nostri inverni non sono freddi e le nostre estati non sono calde, e ci congratuliamo con noi stessi per aver scelto un posto così spettacolare in cui vivere” – Tom Robbins, romanziere

Dopo aver girato buona parte dei Lower 48 (gli Stati Uniti contigui, ALASKA e HAWAII esclusi), una decina di anni fa decisi di avventurarmi, con marito e camper, nel remoto PACIFIC NORTHWEST.

Mi attirava l’idea di vedere VULCANI innevati. Ma anche le foreste e le cascate di TWIN PEAKS, e i paesaggi surreali, gotici e fiabeschi, di TWILIGHT. E volevo scoprire cosa c’era in mezzo.

Di fatto, siamo così intrisi d’America che ci sembra di conoscerla da sempre. Vale anche per il Northwest, e mi incuriosiva moltissimo.

“In America non si va. In America si torna, anche la prima volta. Il nostro cervello è talmente pieno di “informazioni americane” che questo paese offre una successione di deja vu” – Beppe Severgnini, scrittore

Mount Rainier (4392 m s.l.m.), il vulcano attivo visibile anche da Seattle (foto di copertina)

Con questo spirito, e queste aspettative, ho inventato un tour tra WASHINGTON e OREGON. Siamo tornati entusiasti! Perfino al di sopra delle aspettative. Tant’è che lo ripropongo uguale: un itinerario ricco di contenuti, tra città vibranti e paesaggi mozzafiato: il mio PACIFIC NORTHWEST.

Iniziamo da SEATTLE.

“Ogni parte di questa terra è sacra per il mio popolo. Ogni luccicante ago di pino, ogni spiaggia sabbiosa, ogni nebbia nei boschi scuri, ogni radura è sacra nella memoria e nell’esperienza della mia gente” – Capo Seattle

Città più importante dello Stato di WASHINGTON, dove vive più della metà dei suoi abitanti, prende il nome da Capo SEATTLE, della tribù Duwamish. Un suo busto lo onora in PIONEER SQUARE, piccola piazza triangolare nel cuore del centro storico, di fianco a una deliziosa pensilina in ferro (1909).

Statua di Capo Seattle (1786-1866), da cui la città prende il nome, in Pioneer Square

I Nativi Americani abitarono l’area per 4.000 anni. Ironicamente, oggi di loro resta solo il SEATTLE TOTEM, uno dei simboli della città. Peccato provenga dall’ALASKA: i Tlingit abili nell’intagliare il legno non vissero mai qui.

Seattle Totem è frutto di un’azione commerciale per proporre Seattle come “Gateway to Alaska” (Porta per l’Alaska), passaggio obbligato per raggiungere il KLONDIKE durante la Corsa all’Oro più famosa della storia. Operazione riuscita: la maggior parte dei cercatori d’oro partì proprio da qui. 

17 luglio 1897, il Seattle Post titola “GOLD GOLD GOLD”: inizia la Corsa all’Oro del Klondike

Ancora più azzeccato il soprannome di “Emerald City”, Città di Smeraldo, omaggio alla spettacolare natura circostante. Il Canada è a un centinaio di miglia, con la splendida VANCOUVER, alter ego di Seattle oltreconfine, e la deliziosa capitale VICTORIA, separata solo dallo stretto Juan de Fuca.

Vivace e multietnica, Seattle ha uno dei porti commerciali più importanti del Nord America, basato inizialmente sul commercio del legname. Oggi il pittoresco WATERFRONT è uno dei luoghi di ritrovo più famosi.

Particolare di Seattle Waterfront, uno dei porti più eclettici del mondo

Seattle è una città ricca, in cui si vive bene, e con un alto livello culturale: secondo una statistica, quasi un adulto su due ha almeno una laurea triennale. Una Regina fra le città: “Queen City” è un altro dei suoi soprannomi. Uno degli edifici significativi è proprio la nuova PUBLIC LIBRARY, la biblioteca dalla struttura innovativa che custodisce più di un milione di libri.

Central Library, biblioteca pubblica in vetro e acciaio la cui forma ricorda un libro aperto (2004)

All’avanguardia nel settore tecnologico, fino al 2001 Seattle è stata casa madre della Boeing (da cui: “Jet City”). Oggi ospita varie altre aziende tra cui una importante sede della Microsoft, in cui lavorano più di 30.000 persone.

Grazie anche alla vicinanza con l’alta tecnologia, qui nel 1994 è stato fondato il colosso Amazon: dal 2018 le tre AMAZON SPHERES sono il nuovo quartier generale della compagnia, abbellito da più di 40.000 piante provenienti da 50 Paesi. Riservato ai dipendenti, è aperto al pubblico solo con orari limitati.

Amazon Spheres, quartier generale di Amazon da gennaio 2018

Anche STARBUCKS è nato qui, fondato nel 1971 da tre ragazzi che frequentavano l’Università di San Francisco. Sembra che il nome derivi dal primo ufficiale di coperta di Moby Dick. Il locale originario è ancora aperto. Quarant’anni dopo, la compagnia conta circa 200.000 dipendenti, e trasforma quotidianamente in caffè qualcosa come 23 milioni di metri cubi d’acqua al giorno: l’equivalente del fabbisogno della Namibia!

Original Starbuck’s Store: operativo dal 1971, è il primo Starbuck al mondo

Non solo business però: Seattle ha un’atmosfera di grande sensibilità, mista a un’inquietudine e una voglia di innovazione che l’hanno portata a diventare patria natale – o elettiva – di artisti come Jimi Hendrix e gruppi musicali come i Nirvana e i Guns N’ Roses.

A proposito di musica, nel 2000 Paul Allen, cofondatore della Microsoft, ha fondato l’EXPERIENCE MUSIC PROJECT, che traccia la storia e l’evoluzione della musica popolare. Una struttura all’avanguardia, e molto fotogenica!

Experience Music Project (2000)

Divertente spostarsi in città usando l’efficiente metro di superficie: sfreccia tra i palazzi (qualche volta ci si infila dentro!), regalando prospettive originali.

MoPOP, Museo della Cultura Pop, servito direttamente dalla metro di superficie

Un’esperienza iconica di Seattle è sicuramente il PIKE PLACE MARKET: aperto nel 1907, è il più antico mercato degli USA attivo ininterrottamente.

Pike Place Market, con la famosa insegna al neon nel cuore di downtown

Girare tra i banconi di pesce vivo, con gli enormi granchi del Pacifico in bella mostra, è un’esperienza da non perdere! Ma ci sono anche bancarelle con frutti di bosco, fiori, prodotti tipici, e negozietti pieni di oggetti stravaganti.

Pike Place Market, uno degli stand di pesce
Pike Place Market, con gli enormi Dungeness Crab in primo piano
Pike Place Market, bancarella con frutti di bosco

Tra le curiosità nascoste, un minuscolo giardino giapponese con cascata: WATERFALL GARDENS. Omaggio ai lavoratori dell’UPS, la compagnia che iniziò la sua attività proprio qui. Una deliziosa oasi nel cuore della città.

Waterfall Gardens, commissionato nel 1977 per onorare i lavoratori dell’UPS

Ancora in centro, la struttura simbolo di Seattle: lo SPACE NEEDLE, l’Ago dello Spazio: alto 185 metri, è costruito in modo da poter resistere a venti di 200 miglia orarie e terremoti di magnitudo 9.1. Inaugurato a dicembre 1961, ospita dall’anno seguente un prestigioso ristorante rotante.

Dalla cima la vista è strepitosa!

Foto panoramica dalla cima dello Space Needle
Seattle, dall’alto dello Space Needle

Divertente ritrovare, in una città con 750.000 abitanti (4 milioni considerando l’area metropolitana), angoli con vita da paese anche tra i grattacieli del centro: un po’ come il Greenwich Village a NEW YORK.

Lasciando il centro alle spalle, ci addentriamo fra i quartieri periferici. E le sorprese non mancano! Tra un grande Lenin e un enorme razzo, l’anima ribelle e alternativa di Seattle viene prepotentemente a galla!

Il viaggio è appena iniziato. Seattle si è rivelata una città molto piacevole, varia e interessante, ma dobbiamo continuare.

Ci aspettano I SEGRETI DI TWIN PEAKS.

“Di notte, quando le strade saranno silenziose e sembreranno deserte, verranno riempite dalla moltitudine che un tempo le abitava, e che ancora ama questa terra bellissima. L’uomo bianco non sarà mai solo” – Capo Seattle

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