“Il paesaggio ovunque, lontano dal fiume, è di roccia – scogliere di roccia; altipiani di roccia; terrazze di roccia; rupi di roccia: diecimila forme stranamente scolpite” – John Wesley Powell, esploratore

Foto panoramica del Lake Powell: 300 km di lunghezza per 3000 km di coste

John Wesley Powell fu un eroico ufficiale, reduce di guerra, ma soprattutto un immenso esploratore e geologo. E’ suo il merito di avere – per primo – seguito e descritto il corso del Colorado attraverso il GRAND CANYON.

Vari luoghi del Sudovest portano il suo nome. Tra tutti, un fotogenico lago artificiale: il LAKE POWELL, formatosi a seguito di una diga sul Colorado, costruita a valle del Glen Canyon (da cui: Glen Canyon Dam).

Glen Canyon Dam, imponente diga sul Colorado, e Lake Powell

Ci vollero 17 anni per riempire il bacino (dal 1963 al 1980), che raggiunse i 300 km di lunghezza, con più di 3000 km di costa. Più di quelle italiane! Un lago estremamente frastagliato, e in costante mutamento.

Ponte sul Colorado, all’altezza della Glen Canyon Dam

Questo, sia per la fragilità dell’arenaria rossa (il processo erosivo è sempre in azione), sia perché, in un territorio desertico come quello del Sudovest, la quantità di pioggia/neve l’anno è molto variabile, e quindi anche l’estensione del lago, pronto a invadere canyon secondari, o a ritirarsene.

Glen Canyon Dam, e Centro Visitatori

La prima volta che l’ho visto, nel 1996, il livello dell’acqua era al massimo. Un paio d’ore di battello e si raggiungeva la base di uno spettacolare arco (il Rainbow Bridge), visibile già dall’acqua. Negli ultimi anni il livello è sceso parecchio, le ore di navigazione sono raddoppiate e per vedere l’arco bisogna anche camminare un bel po’. Peccato.

Ormai per arrivarci serve una giornata intera (non ci sono strade!). Difficile riuscire a ritagliarla, con tante meraviglie da vedere nel Sudovest.

Rainbow Bridge, più di qualche anno fa!

Per fortuna, il livello di riempimento non condiziona le attività sul lago: oggi è non solo un luogo estremamente fotogenico (basterebbe il colore di roccia, acqua e cielo!), ma anche una vivace “Recreation Area” in cui è possibile sbizzarrirsi con tutte le possibili attività acquatiche. Quella che mi piace di più? Sicuramente noleggiare una Boat House, versione “acquatica” del camper, da usare per esplorare i canyon più remoti, o tenere ormeggiata in una MARINA efficiente come quella di WAHWEAP.

Wahweap Marina con Houseboat, sul Lake Powell

Nel nostro tour, abbiamo tempo per scattare qualche foto dai punti più panoramici. Entriamo quindi nello UTAH, “The Scenic State“, lo Stato Scenografico che, guarda caso… ha sul cartello proprio il Lake Powell!

Cartello di benvenuto nello Utah, con rappresentato il Lake Powell

Ma prima di lasciare l’ARIZONA, è d’obbligo una sosta a un altro gioiello, altrettanto spettacolare: l’HORSESHOE BEND, la Curva a Ferro di Cavallo creato sempre da lui, l’onnipresente fiume Colorado.

Horseshoe Bend, dal punto panoramico migliore

Da poco più di un anno, il sito è stato messo in sicurezza, così ora non si rischia di precipitare di sotto per scattare la foto perfetta. Per raggiungerlo lungo il sentiero, bisogna camminare mezz’ora (in salita e sotto il sole!).

Inizio del sentiero che porta al belvedere di Horseshoe Bend

Ma ne vale la pena!

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