Può una montagna diventare un lago? Non è un evento frequente, ma succede. Di fatto, è successo in OREGON.

Targa automobilistica dell’Oregon, con il Crater Lake

Mount Mazama era uno dei vulcani attivi della catena delle CASCADES, e dominava l’Oregon meridionale dall’alto dei suoi 3.660 m s.l.m.

Circa 7.700 anni fa fu colpito da una massiccia eruzione vulcanica. Svuotata dal contenuto, la cima del monte collassò, lasciando al suo posto una profonda depressione. Geologicamente: una caldera, come a YELLOWSTONE.

Crater Lake, foto panoramica

Nel corso di centinaia di anni, acqua e neve riempirono il bacino, creando lo spettacolare lago blu che vediamo oggi, dall’incredibile trasparenza e limpidezza. Un gigantesco specchio che riflette le cime dei monti circostanti.

E’ un lago da record: 8 km di diametro, pareti di roccia che si innalzano fino a 600 m, e ben 592 metri di profondità massima: aspetto che lo rende il più profondo degli Stati Uniti, ed uno dei più profondi al mondo.

Crater Lake National Park

In realtà, il livello medio della superficie cambia ogni anno, poichè dipende da innevamento ed evaporazione. Da quando viene monitorato, è variato da un massimo di 1883 m (nel 1975) a un minimo di 1870 m s.l.m. (nel 1942).

Al suo interno, un piccolo isolotto vulcanico si innalza per poco più di 200 m: è il WIZARD ISLAND, l’Isola dello Stregone.

Wizard Island, l’Isola dello Stregone all’interno del Crater Lake

Il posto è spettacolare. Neanche le foto più riuscite riescono a rendere la grandiosità apocalittica del paesaggio che si apre improvvisamente davanti agli occhi, in fondo alla stretta strada che si inerpica fino all’orlo del cratere.

Probabilmente, la stessa sensazione di stupore e inadeguatezza provata dal primo scopritore europeo, quasi due secoli fa.

Wizard Island, da un’altra prospettiva

Ecco la storia. E’ il 1853. Il cercatore d’oro John Wesley Hillman arranca col suo mulo lungo un ripido sentiero di montagna. Stanco, stordito, perso, non presta attenzione al percorso. Si lascia portare. Improvvisamente il mulo si ferma. Hillman scende, e si scopre sull’orlo di un baratro. Sotto di lui, centinaia di metri più in basso, tutto lo splendore del Crater Lake.

“Il più blu e più spettacolare specchio d’acqua che io abbia mai visto” – John Wesley Hillman, cercatore d’oro

Pericolo! State indietro: meglio passeggiare rimanendo sui sentieri del parco

Dedichiamo a questa meraviglia della Natura una giornata intera.

Un panoramico Rim Drive ci consente di percorrerne tutta la circonferenza, per ammirarlo da ogni prospettiva. E sempre con la luce giusta!

Rim Drive, la strada del parco che corre lungo il bordo del lago, tra panorami mozzafiato

Oltre a spettacolari spunti fotografici, incontriamo anche qualche piccolo abitante del luogo (che posa graziosamente per la foto!). Nell’area, tutelata come Parco Nazionale dal 1902, vivono 74 specie di mammiferi, 158 di uccelli, 13 di anfibi, 7 di rettili e 5 di pesci, di cui solo una nativa.

Incontri… come questo simpatico Chipmunk (tipo Cip e Ciop)

Ci concediamo anche una deviazione di qualche chilometro, per andare alla ricerca di formazioni rocciose molto particolari: PINNACLES, i Pinnacoli, spire di roccia alte trenta metri. Geologicamente, si tratta di fumarole fossili: una rara situazione in cui gas di origine vulcanica, rilasciati dal sottosuolo, cementarono cumuli di ceneri in solide rocce.

Crater Lake National Park, con gli spettacolari Pinnacles

La Natura non finirà mai di stupirmi!

“La sua vista mi riempie di emozioni più contrastanti di qualsiasi altra scena conosciuta. È allo stesso tempo strano, affascinante, incantevole, repellente, squisitamente bello e talvolta terrificante nella sua austera dignità, e nella sua opprimente quiete. Alla luce del sole scintillante, le sue sfumature iridescenti sono abbaglianti e sconcertanti. Quando una tempesta è in corso, getta il terrore nel cuore dell’osservatore e trasporta la mente attraverso gli eoni in cui è nato negli spasimi Titanici della Natura. Ci sono pochi laghi vulcanici al mondo… ma nessuno che possa neanche lontanamente avvicinarsi alla bellezza trascendente di Crater Lake” – Jack London, scrittore (1911)

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