“È stato un fenomeno unico, il padre di tutti i serial moderni. Le atmosfere oniriche e dense di mistero, le oscillazioni temporali, lo sfaldamento del concetto di logica e un secondo livello di verità nascosto sotto la superficie sono stati i colpi sferrati da Twin Peaks al comune senso della fiction” – Mariella Tanzarella, su Repubblica (2012)

Premetto che non sono una fan delle serie TV a prescindere.

Eppure questa mi è piaciuta. Tant’è che ho rivisto tutti i vecchi episodi, per prepararmi al sequel uscito venticinque anni dopo.

Twin Peaks, nella serie tv

Mi riferisco a I SEGRETI DI TWIN PEAKS, serie televisiva ideata da David Lynch e Mark Frost, trasmessa in due stagioni nel 1990-1991, e poi ripresa con un grande finale nel 2017.

Collocandosi tra soap opera e detective story, con un accenno di gotico, Twin Peaks è permeata da un’atmosfera di ambiguità e mistero che la porta a sconfinare nel genere science fiction.

Chiave della camera d’albergo dell’Agente Speciale Dale Cooper

A giudizio della critica, un innovativo esempio di tv cult”, considerando il periodo di uscita, vincitore di numerosi premi e destinato a fare scuola a produzioni successive come Lost e X-Files, fino al più recente Trono di Spade.

La trama è apparentemente semplice: una ragazza – Laura Palmer – viene trovata morta in circostanze misteriose nella tranquilla località montana di TWIN PEAKES, nello Stato di WASHINGTON, a cinque miglia dal Canada. Per la vicinanza del confine, l’FBI invia sul posto l’Agente Speciale Dale Cooper (Kyle MacLachlan), che si integra nella comunità alloggiando al Great Northern Hotel e consumando i pasti al Double R Diner. Le indagini faranno emergere il lato oscuro del luogo e di tutti i suoi abitanti, con dettagli sovrannaturali e grotteschi, e complessi intrecci amorosi.

Double R Diner, nella finzione televisiva

Personalmente, al di là della storia in sè mi è piaciuta l’ambientazione. Ci ritrovo l’atmosfera di tanti posti in mezzo al nulla incontrati in giro per gli States. Anche lì il tempo sembra essersi fermato… è una sensazione strana.

Nella realtà, la cittadina di Twin Peaks non esiste: le riprese sono state effettuate a NORTH BEND, una cinquantina di chilometri a est di Seattle, dove si trova anche il Great Northern Hotel (oggi Salish Inn & Spa), affacciato sulle sponde della spettacolare SNOQUALMIE FALLS.  

Stazione Ferroviaria di Snoqualmie

Li andiamo a cercare.

North Bend è un posto minuscolo. Avendo appena lasciato SEATTLE alle spalle, ci sembra ancora più piccolo. Qui il tempo si è davvero fermato… Ma non agli anni ’90 della prima serie tv. Entrare nel classico Twede’s Cafe (nella finzione: Double R Diner) è un salto indietro di ulteriori trent’anni.

Double R Diner, interni

Quasi come lungo la ROUTE 66!

Per inserirci meglio nella storia, ci concediamo una fetta di Cherry Pie, la famosa Torta di Ciliegie. Davvero ottima! Un po’ meno entusiasmante il “Damn Good Coffe” (Caffè Dannatamente Buono) di Cooper: ma va bene così, lo spirito del luogo compensa!

Famosa Cherry Pie con un Damn Good Coffee… al Double R Diner

La natura è fantastica. La spettacolare SNOQUALMIE FALLS, alta quasi il doppio delle CASCATE DEL NIAGARA, è inserita in un contesto da fiaba: pittoreschi alberi di Cedro Rosso (una varietà di Thuja) e altissimi Abeti Douglas si elevano tra la foschia, evidenziando l’aura di mistero del posto.

Un primo assaggio della natura strepitosa che ci aspetta nei prossimi giorni.

“David Lynch e Mark Frost hanno trasformato la prima serata televisiva in un grande cinema d’arte indipendente, dimostrando che la TV può eguagliare o superare i film nelle sue ambizioni narrative” – Il Time (2007), inserendo Twin Peaks nella lista dei 100 migliori programmi televisivi di tutti i tempi

Foto di rito, a Snoqualmie Falls

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