“Solo in America si può iniziare qualcosa con niente e raggiungere il Sogno Americano. E’ la grandezza di questo Paese” – Rafael Cruz

Quando si dice: l’idea che ti cambia la vita. Questa è la storia di un’idea. Vincente.

Una delle storie che hanno reso grande l’America, terra delle possibilità per eccellenza.

Ci troviamo a Wall, in SOUTH DAKOTA, quello Stato che prende il nome da una tribù Sioux, esteso tra i Grandi Laghi a est e le Montagne Rocciose a ovest. In mezzo, prateria e deserto. Le “Terre Cattive”, le BADLANDS che perfino i Nativi evitavano di attraversare, sono a due passi.

Wall, Ufficio Postale

Ted Dorothy decidono di trasferirsi qui nel dicembre del 1931. Una giovane coppia con un bimbo di 4 anni. Cattolici praticanti, partono da una cittadina quattrocento chilometri più a est, e sono alla ricerca di due cose: una città piccola (Wall all’epoca conta 326 abitanti), ma che abbia una chiesa, in modo da poter andare a Messa tutti i giorni. Farmacista lui, insegnante di letteratura lei, investono tutti i loro averi nell’acquisto di un piccolo Drugstore, l’unico negozio della zona. I familiari sono scettici.

“Quella città è nel bel mezzo del nulla, e inoltre lì sono tutti al verde” – cugino di Ted

Si danno un obiettivo: 5 anni per riuscire nell’impresa, pena lasciare tutto, e tornare a casa.

“Cinque anni, Dorothy, è quello che penso dovremmo dare a questo negozio. Cinque anni buoni, e se per allora non funziona, beh allora…” – Ted, parlando a Dorothy

Wall Drug Store, nei primi anni dell’apertura

“Non preoccuparti, Ted, ce la faremo. Molto presto quel monumento a Mount Rushmore sarà completato, e passerà di qua un flusso infinito di persone. Sono sicura che verranno a trovarci!” – Dorothy, rispondendo a Ted

Arriva l’estate del 1936: i cinque anni sono quasi scaduti, ma il business non decolla. I turisti non si fermano. La crisi generale non aiuta.

Fa molto caldo. Ted è sempre più avvilito, lavorare sodo non è bastato. Nemmeno pregare. Ora c’è anche una nuova bimba da mantenere. E’ la fine di un sogno. E’ pronto ad arrendersi.

Wall Drug: è bello! (e anche fresco: gioco di parole su “Cool”)

Ma Dorothy no. Si fa venire un’idea – geniale – per intercettare le macchine che sente sfrecciare sulla vicina Highway: offrire l’unica cosa che può spingere i viaggiatori – accaldati e assetati – a fare una deviazione fino al Drugstore: acqua ghiacciata GRATIS!

Inventa frasi accattivanti, che Ted ricopia su cartelli e poi dispone lungo l’autostrada:

“Get a soda . . . Get a root beer . . . Turn next corner . . . Just as near . . . Free Ice Water”

“Fatti una bibita … Fatti una birra analcolica … Gira al prossimo angolo … Sei così vicino … Acqua ghiacciata gratis”

Il miracolo avviene. Turisti e viaggiatori, in cerca di refrigerio, si fermano. Piacevolmente sorpresi, ricevono il loro bicchiere di acqua ghiacciata. Gratis! Ma già che ci sono ordinano chi un gelato, chi una birra, chi un panino…

Wall Drug: sii te stesso!

L’estate seguente Ted e Dorothy devono assumere 8 dipendenti.

Wall Drug: uno degli ingressi di oggi

Oggi, in un giorno d’estate si fermano anche ventimila persone, in transito per le BADLANDS o per MT RUSHMORE. Wall Drug è ormai un villaggio, e continua a crescere. Ogni volta che ci torno, c’è qualcosa di nuovo!

Wall Drug, ristorante: notare i quadri e le statue (purtroppo non fotografabili!)
Wall Drug: notare i lampadari art deco

E’ rimasta la vecchia farmacia, primo nucleo dello store. Rimangono gli arredi, tra cui bellissimi lampadari e lucernai art deco. La sala ristorante è ormai quasi un museo… Ci sono perfino i marchi degli allevatori. Anche dei Sioux, che qui erano di casa!

Marchio dei Lower Brule, una delle tribù Sioux: lo stesso che viene impresso a fuoco sui vitelli

Ma soprattutto, sopravvive quell’autentico spirito dei pionieri del West, che ha realizzato un sogno.

Il caffè costa ancora 5 centesimi.

Naturalmente, si può ancora avere FREE ICE WATER.

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