“In ogni passeggiata nella natura l’uomo riceve molto di più di ciò che cerca” – John Muir, esploratore
Duemila archi in trecento chilometri quadrati: non è un posto qualunque.
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Ci troviamo a due passi da CANYONLANDS, non lontano dal quadruplo confine di FOUR CORNERS, nel cuore del Colorado Plateau.
Qui si trova la più alta concentrazione di archi naturali al mondo, tutelata all’interno dell’ARCHES NATIONAL PARK.
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Formazioni di questo tipo sono presenti in vari angoli del Sudovest, ma è chiaro che una tale quantità in uno spazio così limitato richieda condizioni particolari. Che qui si verificano spesso.
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Diversi strati di arenaria poggiano su un rigido strato di sale, che per il peso si frattura in piani verticali. Come le fette di una pagnotta. Su queste “fette” agisce l’acqua: chimicamente all’interno, creando fessure e finestre, fisicamente all’esterno, insieme al vento, asportando i detriti. La quantità di acqua dev’essere perfetta: se è troppa, o troppo poca, l’arco non si forma.
Un equilibrio molto delicato, dai risultati strepitosi. E non mancano altre formazioni rocciose uniche!
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Ecco perché, benchè sia piccolo, nel nostro tour del Far West dedichiamo a questo parco una giornata intera.
Non riusciamo a vederli tutti e duemila, sarebbe troppo… Ma ci prendiamo il tempo che serve per raggiungere (e fotografare!) quelli più spettacolari.
Molti archi sono visibili dalla strada che percorre il parco. Ma le cose più belle richiedono qualche sacrificio… Vale anche per gli archi.
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I più scenografici comportano una passeggiata più o meno impegnativa, ma piacevole: camminiamo tra paesaggi strepitosi di roccia rosso-arancio, piante (poche!) verdissime, qualche fiorellino, sotto un cielo blu cobalto.
La camminata più faticosa ci porta a risalire un costone di roccia. In cima, ci attende l’arco più noto di tutti, scelto anche come simbolo del Centenario dello Stato dello Utah: il DELICATE ARCH. Un’icona di roccia rossa!
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Una meraviglia isolata, posata sulla falesia dalla grande mano di un Dio.
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Quasi cinque chilometri tra andata e ritorno, 150 m di dislivello. Niente ombra.
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Piano piano, prendendoci tutto il tempo che serve, arriviamo tutti in cima.
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Altro mio preferito, il LANDSCAPE ARCH, è l’arco più lungo al mondo, situato all’interno del Giardino del Diavolo, il Devil’s Garden: un “filo” sospeso nell’aria lungo 93,3 metri, ma spesso, nel punto più sottile, solo 1,8 metri!
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Nel 1991 si è staccato dalla volta un frammento di 18 metri, ma l’arco ha retto. I fisici non si capacitano di come riesca a stare su. Meglio non aspettare troppo per fotografarlo!
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Impressionante anche il DOUBLE ARCH: doppio, enorme! La prima volta, secoli fa, in preda al solito entusiasmo mi sono arrampicata in cerca dell’inquadratura perfetta. Poi però non riuscivo a scendere. Imbarazzante! Meglio fotografarlo dal basso.
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E le WINDOWS, spettacolari finestre su paesaggi mozzafiato… Un’altra splendida passeggiata ci porta a girarci intorno, dove i turisti più pigri non arrivano: una magia, ritrovarsi soli tra questi panorami.
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Ma non solo archi! Insieme a loro, protagonisti indiscussi del parco, si distinguono rocce improbabili. Come la BALANCED ROCK: non si capisce come la testa riesca a rimanere su, sorretta da un collo così sottile.
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Tra un ginepro e un cactus, minuscole macchie di colore di timidi fiorellini.
Per non farci mancare nulla, andiamo a cercare anche alcune pitture rupestri, opera dei NATIVI AMERICANI che abitarono quest’area per millenni.
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Una giornata memorabile.
Che godiamo fino in fondo, compreso un pranzo a picnic in una delle zone più pittoresche del parco. Un altro dei must del nostro Far West!
“Ho la natura e l’arte e la poesia. Se questo non è sufficiente, che volere di più?” – Vincent van Gogh, pittore
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- ACQUA GHIACCIATA GRATIS! Storia di un’idea vincente
- A DEADWOOD, con Wild Bill e Calamity Jane
- YELLOWSTONE, “Il Parco”
- SALT LAKE CITY, la Città dei Mormoni
- Nella TERRA DEI CANYON, con Thelma & Louise
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