“Un dannato posto per perderci una vacca” – Mr. Ebenezer Bryce, pioniere mormone

Lo spettacolare anfiteatro del Bryce Canyon

Per Mr. Ebenezer Bryce, il pioniere mormone da cui il parco prende il nome, il BRYCE CANYON era solo una grande seccatura.

Ma per i NATIVI AMERICANI, che ci abitarono per migliaia di anni, era un luogo sacro: “Agka-ku-wass-a-wits”, le “Facce dipinte di Rosso”, dove ogni pinnacolo (Hoodoo) era un guerriero dei Legend People, il Popolo Leggendario tramutato in pietra dal dio Coyote.

Curiose formazioni di roccia, contro il cielo blu cobalto

E’ una delle icone simbolo del Sudovest, a pari merito con il GRAND CANYON e la MONUMENT VALLEY. Un altro Must, imperdibile.

Lungo i sentieri del Canyon

Nonostante il nome, non si tratta né di un canyon, nè di una valle: è un anfiteatro di roccia rossa (prevalentemente arenaria ricca in ferro) modellata in finestre e pinnacoli dall’azione fisica e chimica dell’acqua.

Riflessi on the road, verso il Bryce Canyon

O, meglio, del ghiaccio, visto che a queste altitudini, superiori ai 2000 m, l’acqua gela mediamente per 200 giorni l’anno, insinuandosi tra le fessure.

Parco Nazionale dal 1928, è attraversato da un’unica strada, sulla quale si aprono vari punti panoramici.

Bryce Canyon National Park, ingresso

La percorriamo tutta, con i nostri pulmini. Ma, soprattutto, ci concediamo splendide passeggiate, scendendo proprio nel cuore dell’anfiteatro.

Navajo Loop Trail, uno dei sentieri più famosi

Camminare tra i pinnacoli, che variano di colore a seconda della luce del giorno, è qualcosa di magico.

“Mettendo piede in uno qualunque dei punti panoramici, sei invitato a connetterti con uno straordinario esempio di alcuni dei luoghi più insoliti del Pianeta, facendoti sentire come se stessi mettendo piede al confine di un altro mondo” – Stefanie Payne, A Year in the National Parks

Come nelle nuvole, puoi vederci tante forme: dalla silhouette della Regina Vittoria… alla fiamma della Guardia di Finanza. A ognuno il suo!

A seconda dei minerali presenti, le rocce assumono colori incredibili, dal giallo al rosa al bianco al rosso. Contorti pini e ginepri verdissimi, e il blu cobalto del cielo (così blu da sembrare finto!) fanno il resto. Un Paradiso per i fotografi!

Queen’s Garden, il Giardino della Regina

Seguire i sentieri del parco ci dà la possibilità di incontrare la fauna selvatica.

Famigliola di Bambi

E non finisce qui… C’è un momento magico, prima del tramonto, che dura pochissimo. Per una manciata di minuti – né prima, né dopo! – gli Hoodoos si accendono di mille fiammelle.

Hoodos, al tramonto

E’ tutto così rapido e incredibile che solo le foto ci confermano il miracolo compiutosi davanti ai nostri occhi. Quando la Natura fa meglio di Fotoshop!

Quel brevissimo momento in cui…

Per visitare bene il parco, scelgo sempre di dormire allo storico Ruby’s Inn, a due passi dall’ingresso: anche questo posto, un po’ come per HARRY e LEONE GOULDING, ha una bella storia, di pionieri giovani, coraggiosi e innamorati… Un altro capitolo della conquista del West!

Vedi tutti gli articoli su WEST USA, viaggio nell’America dei film:

Ti potrebbe piacere: