“Now you go through Saint Louis, Joplin Missouri…” – Chuck Berry, Route 66
Passiamo il ponte sul Mississippi (5970 km, insieme al suo maggiore affluente, Missouri), lasciandoci l’ILLINOIS alle spalle, ed è subito… MISSOURI! Anzi, SAINT LOUIS.
“Le città del fiume Mississippi sono incantevoli, linde, ben costruite, piacevoli alla vista e confortanti per lo spirito” – Mark Twain, Life on the Mississippi
Fondata nel 1764 da commercianti di pellicce francesi, Saint Louis ci accoglie con l’arco più alto del mondo, interamente in acciaio. Impressionante! Nei pressi, il vecchio Palazzo di Giustizia, sede di battaglie per il voto alle donne e l’abolizione della schiavitù. Alle spalle, il Mississippi, il Grande Fiume.
Il nome dell’arco, GATEWAY ARCH, ricalca il soprannome della città: “Gateway to the West“, porta d’ingresso per l’Ovest. La spedizione di Lewis e Clark per raggiungere il PACIFICO partì proprio da qui.
Saint Louis ha mille facce: una monumentale affacciata sul Mississippi, i palazzi in mattoncini rossi del Cherokee Lemp District (dal nome dei Nativi Americani che abitavano l’area), e il celebre Stadio dei Cardinal.
Spettacolare la Basilica Cattedrale, che custodisce la più grande collezione di mosaici al mondo fuori dalla Russia (8000 mq).
Lasciata Saint Louis, chi si aspetterebbe di trovare un santuario nella roccia dedicato alla Madonna di Czestochowa? L’America non finisce mai di stupire!
La strada ci riporta nel più puro spirito della Route. Passiamo minuscole località dal nome altisonante – e impegnativo! – come EUREKA, CUBA, LEBANON o CARTHAGE, con murales su temi e personaggi legati al territorio.
Deliziose le stazioni di servizio, in vari stili, talvolta decisamente originali.
Road Attractions di ogni genere cercano di catturare gli automobilisti di passaggio. Noi compresi! Ci facciamo tentare da una enorme sedia rossa: impossibile non vederla!
Originali i motel, frequentati anche da personaggi famosi.
Troviamo anche uno storico Drive In, con la biglietteria in stile Art Deco.
E per una sosta tecnica on the road… che c’è di meglio di un autentico Hangar Cafè, con aerei d’epoca appesi al soffitto? Inutile dire che eravamo gli unici non-locali… Una piacevole sorpresa!
Prima di lasciare lo Stato, ci emoziona ripercorre le avventure del famigerato bandito Jesse James. O della mitica coppia Bonnie & Clyde: esiste ancora il garage dal quale tentarono l’ultima fuga, poco prima di rimanere uccisi.
“Quasi tutti avevano iniziato a raccogliere souvenir come parti della scocca, schegge di vetro dei finestrini dell’auto in frantumi e pezzi di abiti insanguinati dagli indumenti di Bonnie e Clyde. Un uomo avido aveva aperto il suo coltellino da tasca e stava entrando in auto per tagliare l’orecchio sinistro di Clyde” – Southern Illinois University Press
Continuiamo a vivere nell’America dei Film! Prossima tappa: KANSAS.
Vedi tutti gli articoli sulla ROUTE 66:
- ROUTE 66, The Mother Road
- Route 66 in ILLINOIS: Chicago, The Beginning
- Route 66 in ILLINOIS: dai Blues Brothers a Lincoln e Al Capone
- Route 66 in MISSOURI: da St. Louis a Bonnie e Clyde
- Route 66 in KANSAS: nel cuore dei Three Corners
- Route 66 in OKLAHOMA: la Terra dell’Uomo Rosso
- Route 66 in TEXAS: Midpoint! A metà strada fra Chicago e L.A.
- Route 66 in NEW MEXICO: nella Terra Incantata
- Route 66 in ARIZONA & NAZIONE NAVAJO
- Route 66 in CALIFORNIA: Los Angeles, End of the Road!