“E ora le catene montuose. Hollbrook, Winslow e Flagstaff tra le vette dell’Arizona. Poi il grande altopiano che scorre come un’onda di terra” – John Steinbeck, Furore

Ci troviamo nella regione dei FOUR CORNERS, sull’altopiano del Colorado, dove quattro Stati (ARIZONA, UTAH, COLORADO e NEW MEXICO) confinano in un punto. Oggi una superficie superiore a 10 dei 50 Stati degli USA costituisce la NAVAJO NATION, la più estesa riserva indiana del Paese.

Benvenuti nella Nazione Navajo!
Bandiera della Nazione Navajo, con la forma della riserva: in alto a sinistra, i Four Corners

Una breve deviazione ci porta a visitarne la capitale: WINDOW ROCK, “la roccia con la finestra”, che ci accoglie con una enorme bandiera e una statua che celebra i Navajo Code Talkers, senza i quali il fronte del Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale avrebbe forse avuto un esito diverso.

Window Rock, capitale della Nazione Navajo, con la statua al Code Talker

Nei pressi, unico degli USA interamente contenuto in una riserva indiana, uno spettacolare parco nazionale: CANYON DE CHELLY (nome Navajo che si legge “canion d’sciai”). Tra scenari mozzafiato, l’incredibile guglia Spider Rock (foto di copertina) dall’alto dei suoi 230 m domina su antiche abitazioni rupestri scavate nella roccia.

Canyon de Chelly, abitazioni rupestri degli antichi Anasazi, risalenti a un migliaio di anni fa

Entriamo ora in ARIZONA, anche se il percorso ci porterà ancora dentro e fuori la riserva, per visitare attrazioni naturalistiche uniche come il PAINTED DESERT, il Deserto Dipinto, reso tale dalla curiosa stratificazione di minerali con diversa composizione. Tra una roccia colorata e l’altra, la FORESTA PIETRIFICATA, frutto di un raro processo che trasforma i tronchi in roccia.

Painted Desert, lo spettacolare Deserto dipinto nel Petrified Forest National Park

Queste meraviglie della Natura ci fanno quasi dimenticare perchè siamo qui… ma una macchina d’epoca abbandonata nel parco ci ricorda che ci troviamo sempre sulla mitica Route 66.

Petrified Forest National Park: relitto di una Studebacker del ’32

L’Arizona ha così tanto da offrire! Quanti sanno che il più esteso cratere meteoritico al mondo si trova proprio qui? E’ il METEOR CRATER, che vanta niente meno che un miglio di diametro.

Meteor Crater, frutto di un impatto avvenuto 50.000 anni fa; notare la prospettiva con le persone

Qualche foto al centro storico di FLAGSTAFF, con notevoli palazzi d’epoca e una deliziosa stazione ferroviaria, e continuiamo.

Flagstaff, stazione ferroviaria sulla Route 66

Sempre sulle note di Chuck Berry!

Flagstaff Arizona, don’t forget Winona… ” – Chuck Berry, Route 66

Si dice che WINONA servisse solo per la rima… ma un breve fuori programma ci porta a visitare le vicine CASCATE DI CIOCCOLATO: 58 m di salto (più del Niagara) ad opera del Piccolo Colorado, che in primavera si tinge dei colori della terra. Troviamo poca acqua, ma il paesaggio è strepitoso!

E a proposito di canzoni…. a WINSLOW la musica cambia! E’ la volta degli Eagles:

“Standing on the corner in Winslow Arizona…” – Eagles, Take it Easy

Winslow: l’angolo che ha ispirato la canzone “Take it Easy” agli Eagles, proprio sulla Route

Continuando, WILLIAMS si presenta come “Gateway to the Grand Canyon”: ci passiamo tre notti nel nostro viaggio in WEST USA. La Main Street coincide con la Route 66, ed è stato l’ultimo tratto bypassato dall’autostrada (1984).

Williams, porta d’ingresso al Grand Canyon, distante meno di un’ora di strada

SELIGMAN è soprattutto una città divertente, ricca di insegne, negozi, murales e gadget a tema Mother Road. E noi ci divertiamo tantissimo!

Io, in versione Tex Willer!

“Kingman, e di nuovo montagne rocciose, dove l’acqua va comprata a caro prezzo” – John Steinbeck, Furore

Arriviamo quindi a KINGMAN, dagli splendidi murales a tema come la più lunga mappa esistente sulla Route 66. Per ovvii motivi, fotografabile a pezzi!

Kingman, parte del murales più lungo della Route: decora tutte le pareti di El Trovatore motel
Kingman, murales a tema Route 66
Murales a Kingman: trova l’intruso!

Stiamo attraversando il COLORADO PLATEAU, a duemila metri di altitudine. Dobbiamo scendere verso le valli della California. Scegliamo di arrivarci percorrendo la famigerata BLOODY 66, “la Sanguinosa”, un tempo il tratto più ripido e pericoloso di tutto il percorso.

La Bloody 66 ci aspetta! Noi siamo pronti

Ormai sicura, ci regala paesaggi mozzafiato!

Bloody 66: all’orizzonte, la valle del fiume Colorado; sull’altra sponda: la California!

Solo cittadine fantasma popolano oggi la Bloody 66: come OATMAN, dove scorrazzano, liberi e felici, tanti asinelli (i “Burros” sfuggiti ai cercatori d’oro), tra cactus, moto e vecchi saloon. E c’è persino lo sceriffo!

Oatman, deliziosa città fantasma con più “burros” (asinelli) che abitanti

Arrivati in fondovalle, solo il fiume Colorado ci separa dall’ultima tappa: la mitica CALIFORNIA!

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