“Poi, lasciate alle spalle le vette dell’Arizona tormentate dal sole, ecco il Colorado, con gli argini verdi di giunchi… e finisce l’Arizona. La California è proprio al di là del fiume” – John Steinbeck, Furore

Un ponte sul Colorado (lo stesso fiume che, più a monte, ha scavato il GRAND CANYON), ed entriamo in CALIFORNIA, The Golden State, lo Stato d’Oro sia per la Gold Rush del 1848, che per le tante ore di sole.
Il vecchio ponte utilizzato dagli Okies negli anni ’30 non è più agibile. Lo confrontiamo con un fotogramma dal film FURORE di John Ford, che nel 1940 ha trasportato su pellicola il capolavoro di Steinbeck, con un giovane Henry Fonda. Qualche anno dopo, lo stesso ponte comparirà in un film altrettanto famoso: EASY RIDER, protagonista, questa volta, il figlio Peter.
La California che ci accoglie non è quella che ti aspetti, ricca e fertile: è deserto, il DESERTO DEL MOJAVE, interrotto solo da qualche Albero di Giosuè, un nome biblico per indicare una varietà di Yucca, importantissima per i primi pionieri e i nativi. I loro rami sembrano braccia alzate al cielo, quasi ad implorare aiuto a un Dio distratto.

Rientriamo nello spirito più tipico della Route con BARSTOW e i suoi splendidi murales, compreso quello che ci ricorda che da qui passava il ramo meridionale del MORMON TRAIL, tracciato dai pionieri MORMONI per la conquista del West.


Il premio alla Road Attraction californiana più originale spetta forse all’ELMER’S BOTTLE TREE RANCH, un ranch decisamente fuori dagli schemi!

Come raccontavo nel primo articolo, su questa Route sono stati inventati i Motel, i Drive-In, i Diners… tutta quella serie di servizi a beneficio degli automobilisti di passaggio. E proprio qui, a SAN BERNARDINO, è nato anche il primo McDONALD al mondo. Oggi è un museo, rigorosamente a tema 66!




E arriviamo a LOS ANGELES! Il cui nome completo sarebbe, niente meno, “El Pueblo de Nuestra Señora la Reina Virgen de los Ángeles del Rio de la Porciúncula de Asís”; per gli amici, L.A. Le dedichiamo una giornata intera anche nel nostro WEST USA. In questo viaggio iniziamo da una splendida veduta dalle terrazze del PAUL GETTY CENTER, spettacolare struttura architettonica in pietra, vetro e metallo che domina dall’alto di una collina.

E’ la volta dei quartieri più famosi: DOWNTOWN, con il Walt Disney Concert Hall, il vecchio Pueblo, l’antica Stazione Ferroviaria, la costosissima chiesa COLA (Cathedral Our Lady of the Angels), il Palazzo di Superman (oggi City Hall, municipio). Ma chi ha detto che a Downtown non c’è nulla da vedere?
Ci concediamo gli scatti di rito nei luoghi più celebri di HOLLYWOOD e BEVERLY HILLS, e un passaggio tra le lussuose ville di BEL AIR (tra cui quello della sfortunata Sharon Tate, a cinquant’anni dalla morte).

SANTA MONICA ci accoglie, come sempre, col suo storico molo, la sua spiaggia infinita e la sua magica luce. E il cartello END OF THE TRAIL. Abbiamo completato la mitica Route 66: che soddisfazione l’ultima foto!

Quattromila chilometri da Chicago a Los Angeles.
Siamo emozionati, gasati, e nemmeno stanchi! I giorni (e i chilometri!) sono letteralmente volati, portati via dalle mille cose che abbiamo visto, e dai mille ricordi che terremo nel cuore.
Ora lo possiamo confermare: questo non è un viaggio, questo è “il” viaggio. Perchè, come diceva Steinbeck:
“Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone” – John Steinbeck
Vedi tutti gli articoli sulla ROUTE 66:
- ROUTE 66, The Mother Road
- Route 66 in ILLINOIS: Chicago, The Beginning
- Route 66 in ILLINOIS: dai Blues Brothers a Lincoln e Al Capone
- Route 66 in MISSOURI: da St. Louis a Bonnie e Clyde
- Route 66 in KANSAS: nel cuore dei Three Corners
- Route 66 in OKLAHOMA: la Terra dell’Uomo Rosso
- Route 66 in TEXAS: Midpoint! A metà strada fra Chicago e L.A.
- Route 66 in NEW MEXICO: nella Terra Incantata
- Route 66 in ARIZONA & NAZIONE NAVAJO
- Route 66 in CALIFORNIA: Los Angeles, End of the Road!