“Laggiù c’è una terra grande, infinita, immensa. Ci sono foreste intrise di silenzio. È una bellezza che mi esalta di meraviglia. Una calma che mi riempie di pace” – Robert W. Service, l’Incanto dello Yukon

Spazi, foreste, natura, silenzio… questo è lo YUKON.

Il nostro viaggio ci porta a percorrerne le strade più spettacolari: cittadine alaskane come SKAGWAY e HAINES sono raggiungibili solo attravesandolo. Le montagne costiere, troppo impervie, non consentono alternative. Un’ottima scusa per visitarlo! 

Ci arriviamo percorrendo la TOP OF THE WORKD HIGHWAY, “l’autostrada sul tetto del mondo”: sterrata e aperta solo pochi mesi l’anno, segue dolcemente la cresta delle montagne, tra panorami mozzafiato di foresta ubriaca che si assottiglia in tundra e poi scompare, man mano che si sale di quota.

Top of the World Highway: la foresta ubriaca lascia gradualmente il posto alla tundra artica

Il posto di confine tra Alaska e Canada è minuscolo, ma i controlli ci sono; anche se a passare da qui sono forse più orsi che persone…

Welcome to Yukon: Larger Than Life, più Grande della Vita

Foto di rito al cartello “Larger than Life” (più Grande della Vita), ancora qualche curva e poi, giù in basso, serpeggia luccicante il grande fiume, da cui il Territorio prende il nome.

Dawson City, fotografata dall’ultimo tratto della Top of The World Highway
Dawson City dall’alto; sull’altra sponda dello Yukon, si intravvede la Top of The World Highway

Un traghetto – che sembra galleggiare per miracolo! ma qui non ci sono ponti, il fiume è troppo largo – ci porta lentamente sull’altra sponda.

Traghetto sul fiume Yukon: macchine a parte, oggi come cent’anni fa

Ci accoglie una minuscola DAWSON CITY, glorioso lascito della Corsa all’Oro più famosa della storia, quella del KLONDIKE: un pugno di case dai colori vivaci che poggiano sul permafrost e si affacciano su strade sterrate.

Il nostro hotel a Dawson City
Targa automobilistica dello Yukon: notare il cercatore d’oro!

Sono passati più di cent’anni, ma l’atmosfera è ancora la stessa. Quella intrisa di emozioni intense che ispirò a un giovane Jack London Il richiamo della Foresta” e “Zanna Bianca”.

Dawson City: un pannello descrive drammaticamente la dura vita dei cercatori d’oro

Un grande Robert W. Service tradusse in versi lo spirito dell’epoca in “The Spell of the Yukon”, l’Incanto dello Yukon:

“Volevo l’oro, e l’ho cercato. Ho frugato e raschiato come uno schiavo. C’erano carestia e scorbuto: ho combattuto. Ho gettato la mia giovinezza in una tomba. Volevo l’oro, e l’ho trovato. È stato lo scorso autunno. Eppure in qualche modo la vita non è ciò che pensavo, e in qualche modo l’oro non è tutto” – Robert W. Service, l’Incanto dello Yukon

Ci lasciamo ammaliare anche noi, mentre un pittoresco spettacolo di Cancan ci trasporta ai tempi in cui i cercatori d’oro partivano da SEATTLE, approdavano a SKAGWAY o HAINES e poi, tra mille insidie e pericoli, risalivano il fiume Yukon fino a qui.

Spettacolo di Cancan a Dawson City

Lasciata Dawson a malincuore, continuiamo il nostro viaggio verso WHITEHORSE, minuscola capitale di un territorio grande una volta e mezza l’Italia, in cui vivono meno di quarantamila persone.

Case d’epoca a Whitehorse, minuscola capitale dello Yukon

La KLONDIKE HIGHWAY, praticamente deserta, si snoda sotto cieli immensi tra infinite foreste, laghi cristallini e fauna selvatica.

Un dei mille laghi dello Yukon
Mamma alce interrompe il pasto a base di erbe di fiume per osservarci
Aquila dalla testa bianca (Bald Eagle), simbolo americano molto diffusa anche in Yukon

Una passeggiata alle FIVE FINGERS RAPIDS ci regala scorci mozzafiato sulle rapide del fiume Yukon. Un ostacolo quasi insormontabile, all’epoca dei cercatori d’oro.

Five Fingers Rapids: erano le rapide più pericolose sul fiume Yukon, incubo dei cercatori d’oro

Qualche foto all’unico, minuscolo, deserto di sabbia del Canada

Carcross Desert, l’unico deserto di sabbia del Canada

…e proseguiamo. Altre visite ci attendono.

“C’è una terra in cui le montagne sono senza nome, e i fiumi corrono tutti dove Dio sa dove. Ci sono valli ancora da scoprire. C’è una terra che – oh, chiama e chiama e chiama… Io voglio tornare, e lo farò” – Robert W. Service, l’Incanto dello Yukon

L’Incanto dello Yukon ha stregato anche noi.

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