Se pensiamo che l’Alaska è grande 7 volte l’Italia e che ci vivono meno di 750.00 persone, di cui più di un terzo ad Anchorage, il conto è presto fatto. Qui si registra la più bassa densità di popolazione di tutti gli Stati Uniti.

E comunque, credere che ANCHORAGE – l’unica vera “città” alaskana – sia un posto “normale”, è sbagliato. I suoi 300.000 abitanti convivono con circa 250 orsi neri, 60 grizzly e duemila alci: meglio chiudere bene la porta di casa, non si sa mai chi potrebbe entrare! E ricordiamoci che parliamo di una città in cui in estate gli impiegati in pausa pranzo infilano gli stivali e vanno a pesca di salmoni wild.


Il ruolo di seconda città per dimensioni è conteso fra Fairbanks e Juneau, entrambi con circa 30.000 residenti. Dieci volte meno di Anchorage!
Fondata da un italiano (tale Felice Pedroni) durante una delle tante corse all’oro, la “Golden Heart City” FAIRBANKS (Città dal cuore d’Oro) è porta d’ingresso per l’Interior, la parte più remota e settentrionale dello Stato. Giovane e vivace, vanta una prestigiosa Università all’avanguardia (UAF) ed è punto di arrivo della YUKON QUEST, “the toughest race in the world”.

Nel grazioso centro storico, un arco di palchi di corna di alce (cadono in autunno: nessun animale è stato ucciso per questo!), un orologio vintage e una statua dedicata alla Unknown First Family, prima famiglia di NATIVI.

Ha inoltre un interessante Museo dei Pionieri, perfetta ricostruzione dell’epoca e della CORSA ALL’ORO di fine Ottocento.

JUNEAU è l’unica capitale degli USA raggiungibile solo in aereo o traghetto. E non perché manchi la continuità territoriale: le montagne della costa, alte più di 2000 m, rendono troppo onerosa la costruzione di strade.
Nel tour di luglio 2021 abbiamo scelto di sostituire Juneau con la Penisola di Kenai, che forse meglio incarna lo spirito alaskano. Oltre a NENANA e CHICKEN, poco più di curiosità, di seguito i più caratteristici centri abitati inclusi del nostro itinerario: tutti molto piccoli (quasi più animali che persone!), ognuno diverso dall’altro, ciascuno meritevole di una visita.

Situata alla fine della Richarson Highway, unico porto alaskano sempre libero da ghiacci, VALDEZ è l’importantissimo terminal dell’oleodotto Trans Alaska Pipeline. Eppure, nonostante questo mantiene del tutto inalterato l’aspetto di un delizioso borgo di pescatori, tra halibut e SALMONI WILD.

L’unica strada per raggiungerla è spettacolare, con vedute mozzafiato di ghiacciai e cascate, prima di aprirsi sul Prince William Sound.

Ed ora, nella PENISOLA DI KENAI, considerata per bellezza e possibilità di attività all’aperto il Parco giochi degli Alaskani. Un mondo fatto di oceano, montagne, ghiacciai e, naturalmente, SALMONI WILD. Ne visitiamo le deliziose cittadine di Seward e Homer.

SEWARD è il luogo in cui un orfano tredicenne ha inventato la bandiera dell’Alaska: blu come il cielo, l’oceano, i laghi e i fiumi, con l’Orsa Maggiore quale omaggio agli orsi, e la Stella Polare a ricordarci che questo è lo Stato più settentrionale degli USA.

Sempre a Seward, inoltre, si trova il Miglio Zero dell’IDITAROD.
Ma soprattutto, Seward è punto di accesso al KENAI FJORD NATIONAL PARK, dove si trova l’Exit Glacier, uno dei pochi ghiacciai accessibile a piedi. Si starà anche ritirando, come gli altri 100.000 ghiacciai dell’Alaska, ma lo spettacolo è strepitoso!!

Ancora nella penisola di Kenai, HOMER (foto di copertina): la mia preferita! Con il mitico Spit, che si allunga nella pittoresca Kachemak Bay, è un gioiello alla fine del mondo. Di sicuro, alla fine dell’unica strada!


D’obbligo una birra (possibilmente Alaskan Amber!) al Salty Dawg Saloon, cuore della movida dello Spit tappezzato da banconote da un dollaro.
Skagway e Haines meritano un discorso a parte: per raggiungerle bisogna attraversare un pezzo di Canada (tutto lo YUKON e un breve tratto di BRITISH COLUMBIA), perchè insormontabili vette costiere non consentono una “all-American route”. Almeno, diversamente da Juneau, qui una strada arriva!
SKAGWAY era la porta del Klondike. Nata durante la più famosa Corsa all’Oro della storia (quella del 1896), vide arrivare via mare, soprattutto da SEATTLE, migliaia di aspiranti cercatori d’oro. Qui giunti, caricavano pesanti slitte con attrezzature e rifornimenti, arrancavano – da soli o con i cani – fin sulla cima di un ripido passo montano e quindi procedevano sul fiume Yukon ghiacciato fino ai territori auriferi di DAWSON CITY. Un’ardua impresa! Tanti fallivano o rinunciavano. Ma la città si arricchì comunque, fornendo loro tutti i servizi necessari.

Da qui passò anche un giovane Jack London, che al posto dell’oro trovò l’ispirazione per “Zanna Bianca” e “Il Richiamo della Foresta”.
Oggi a sbarcare a Skagway non sono più aspiranti cercatori, ma crocieristi: indubbiamente, questo nuoce un po’ all’atmosfera originale.

Ma la via principale, il treno rosso con spazzaneve e il vecchio cimitero della Corsa all’Oro, meritano comunque una visita!

HAINES dista solo un’ora di traghetto da Skagway (o 7 ore di guida), ma è tutta un’altra cosa: molto più tranquilla, e molto più wild.


Qui ogni novembre convergono migliaia di AQUILE.
E qui, ogni volta, gli ORSI li vediamo davvero! Senza escursioni particolari, solo andando a cercarli nel posto giusto.
In Alaska persino la visita di una cittadina può trasformarsi in un safari. Ma qui è normale: questa è l’Ultima Frontiera!
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