“Quello che succede a Las Vegas, resta a Las Vegas!” – slogan del Las Vegas Conventions & Visitors Authority

LAS VEGAS significa “le Praterie”. Un nome bizzarro, considerando che ci troviamo all’interno del deserto del Mojave. Come, del resto, è bizzarro il nome, sempre di origine spagnola, dello Stato americano in cui si trova, uno dei più aridi degli USA: NEVADA, “innevato“, alludendo ai picchi della Sierra Nevada, verso il confine con la California.

Benvenuti in Nevada, The Silver State, lo Stato d’Argento

Uno Stato noto per le leggi libertarie, che ha legalizzato gioco d’azzardo e prostituzione (ufficialmente non a Las Vegas) e semplificato le procedure per divorzi e matrimoni.

“Le brave ragazze vanno in Paradiso. Le cattive, a Las Vegas” – anonimo

Lungo lo Strip, il Las Vegas Boulevard

Di tutto questo, Las Vegas, o semplicemente VEGAS, è la massima interprete non solo in Nevada, ma in tutti gli USA. Tanto da guadagnarle il titolo di “Entertainment Capital of the World”, Capitale Mondiale del Divertimento.

“Las Vegas è la capitale mondiale del divertimento, dove dormire è un mero inconveniente che interrompe un flusso continuo di divertimento ed edonismo, e dove tutto è più grande, più rumoroso, più appariscente e più trash che in qualsiasi altra parte del mondo” – Jackie Staddon, scrittore di viaggi

Da qui a diventare “Sin City”, la Città del Peccato, il passo è breve.

Strip di giorno: notare il Ponte di Brooklyn e l’Empire State Building del New York New York (1997)

“Las Vegas è Sin City, ti dà veramente il senso di perdizione. Lì può accadere di tutto” – Jim Belushi, attore

Venetian (1999) e Treasure Island (1993), due dei Casinò più famosi di Las Vegas

L’idea per la sua fondazione, a metà Ottocento, era creare un avamposto “in the middle of nowhere”, in mezzo al nulla, tra la florida SALT LAKE CITY dei Mormoni e la California di LOS ANGELES. Progetto abbandonato, rimpiazzato poi dall’esigenza di creare un villaggio ferroviario, come avvenne nel 1905.

Las Vegas di giorno: una cattedrale nel deserto!

“Las Vegas è una città costruita su speranze, sogni, ed un po’ di pazzia” – Michael McDonald, cantante 

A garantirne la fortuna e deciderne le sorti fu un gangster, Benjamin Siegel detto Bugsy“, Piccolo Scarafaggio, considerato “l’uomo più pericoloso d’America”. Fu lui ad aprire il primo casinò gigante: il Flamingo, in attività dal 1946. Primo di una lunga, lunghissima serie. Una enorme macchina mangia-soldi, dal passato non proprio illibato.

Slot Machine: a Las Vegas si trovano anche nei bagni dei Casinò

“Las Vegas è una città di tangenti. Una città deserta di palme unte. Un luogo in cui una banconota da $ 20 può acquistare l’approvazione, una da $ 100 l’adulazione e una da $ 1.000 la canonizzazione” – Nicholas Pileggi, scrittore

Le mille luci del Las Vegas Boulevard

Oggi Las Vegas conta circa 600.000 abitanti (due milioni con l’area metropolitana), e vanta almeno 6 dei 10 alberghi più grandi del mondo: strutture con migliaia di camere in cui, nonostante l’enorme offerta, talvolta è difficile trovare posto. Dire “almeno” è d’obbligo: ogni anno nuovi hotel, sempre più enormi, lussuosi, e accattivanti, spuntano come funghi, cambiando lo skyline della città.

“Las Vegas è il posto più daltonico e senza classi d’America. Finché il tuo denaro o la tua linea di credito reggono, a nessuno frega niente della tua razza, sesso, origine nazionale, orientamento sessuale, indirizzo, discendenza familiare, registrazione degli elettori o persino della tua fedina penale. Il denaro è il grande livellatore” – Marc Cooper, giornalista

Venezia. Anzi, Venetian (1999)! Canali e gondole sono veri, il cielo è finto. Ha 7000 camere

Eppure non è tutto così negativo. Indubbiamente, la fama libertina e il miraggio della vincita facile attira una fauna umana variegata. Ma anche VIP provenienti da mezzo mondo. Las Vegas è Las Vegas!

“Quelli come me Las Vegas li ripulisce dai peccati. E’ come un autolavaggio della moralità, fa per noi quello che Lourdes fa per i gobbi e gli storpi” – Robert de Niro, nel film Casinò

Venetian, Piazza San Marco: dove trovare non solo spettacoli, ma anche un buon caffè Illy!

Eppure, da qualche decennio la politica è cambiata, con aperture verso nuovi target, rivolti perfino al mondo dell’infanzia. La mission è trasformare Las Vegas in una immensa città-spettacolo, su imitazione di Disneyland e Hollywood. Una specie di enorme Mondo delle Fiabe, che si riflette anche sull’architettura di Palazzi e Casinò.

Mirage (1989): ogni sera va in scena l’eruzione di un vulcano

“Las Vegas è l’interpretazione onirica di una città uscita da un libro di fiabe: qui un castello tratto da un racconto per bambini, lì una piramide nera con la sfinge e le luci bianche che fendono l’oscurità come il raggio di un Ufo in manovra d’atterraggio, e dappertutto oracoli al neon e schermi rotanti su cui scorrono messaggi di felicità e fortuna, annunci di cantanti, attori e maghi che si esibiscono stabilmente o in tournée, e luci che scintillano invitanti” – Neil Gaiman, scrittore, fumettista e giornalista

E non solo! La tendenza del millennio è rivolta anche a lusso, congressuale, spa & wellness, richiamando i più grandi architetti del momento per progettare strutture sempre più sofisticate e ricercate, dove inscenare spettacoli di altissimo livello con artisti di fama mondiale.

Se non ti mai sei esibito a Las Vegas, non sei nessuno” – artista anonimo

Benvenuti a Downtown Las Vegas

Oltre naturalmente al sempreverde mercato dei MATRIMONI: varie stelle del cinema hanno pronunciato qui il celebre “I do”: Judy Gardland, Mickey Rooney, Telly Savalas (il tenente Kojak), Richard Geere, Cindy Crawford, Angelina Jolie, Joan Collins, Bruce Willis, Rita Hayworth, Frank Sinatra, Mia Farrow, Paul Newman, Joanne Woodward… e la lista sarebbe ancora lunga!

White Little Chapel, la più famosa tra le Cappelle in cui ci si può sposare

Romantiche cappelle da fiaba, organizzazione perfetta, e possibilità di festeggiare in grande, costituiscono un’ottima attrattiva. Vengono offerti pacchetti completi, per tutti i gusti e tutte le tasche. Il più economico? Versione Drive-Thru (Guida Attraverso), per sposarsi senza scendere dalla macchina – o dalla moto. Prezzo di oggi: “Just the Ceremony – In Your Car: $79“. Ed è anche riconosciuto! Da pensarci.

“I matrimoni a Las Vegas sono un fenomeno diverso dagli altri. L’industria attira applausi e scherni, ma tocca centinaia di migliaia di persone ogni anno, nel giorno più importante della loro vita” – Susan Marg, scrittrice

Fontane al Bellagio: una delle attrazioni di Las Vegas da non perdere!

Se a tutto questo aggiungiamo ottime possibilità di SHOPPING a prezzi più che interessanti, il quadro è completo. Anche se, indubbiamente, il business del GIOCO D’AZZARDO rimane il più redditizio!  

“Se siete ad un tavolo da poker e non riuscite a capire quale dei vostri avversari sia il pollo della serata, allora ci sono buone probabilità che il pollo siate voi” – Paul Newman

Interni del Bellagio, con decorazioni floreali

Nel nostro viaggio in West USA, Las Vegas è un intermezzo tra il BRYCE CANYON, da cui proveniamo, e la VALLE DELLA MORTE, dove siamo diretti.  

A spasso per Roma. Anzi, per le vie del Caesar Palace. Il cielo è finto, e cambia colore col tempo

Dedichiamo a questa folle città due serate e un’intera giornata. Che la si ami o la si odi, va vista. Anche per farsene un’idea personale!

Un albergo a due passi dallo Strip, lo sfolgorante Las Vegas Boulevard, spina dorsale della città su cui si affollano i Casinò più famosi, e siamo pronti.

Strip by night, con il Casino Royale (1964), sede del famoso film con James Bond (2006)

Tante le attrazioni da vedere. Giriamo tra gli alberghi più spettacolari, passando da Luxor a New York a Parigi, attraverso Bellagio, Venezia e perfino l’antica Roma. Sarà pure un’americanata, ma è di grande effetto!

“Seriamente, perché fare il giro del mondo quando tutto ciò che devi fare è visitare Las Vegas per vedere tutti i luoghi salienti in un unico posto?” – Jeff Maguire, sceneggiatore

Downtown by night

Dedichiamo una serata anche a Downtown, oggi un po’ fuori mano rispetto al cuore dello Strip, tripudio di insegne al neon un po’ retrò che illumina una realtà più popolare e meno ripulita dello Strip, tra assordanti gruppi rock e gente vestita da cartone animato o supereroe.

Downtown di giorno; notare l’enorme volta di metallo del Freemont Street Experience

Questa è una delle aree che sta cambiando più rapidamente. Sopravvivono i Casinò storici, come il Golden Nugget e il Four Queens.

Freemont Street by night

L’ultima volta che ci sono stata, le famose insegne al neon di Cowboy e Cowgirl erano stata rimosse: sono curiosa di vedere dove ricompariranno!

Quello che andiamo a vedere qui è la Freemont Street Experience: 12 milioni di lampadine a LED creano immagini, accompagnati da suoni, su un’immensa volta di metallo che percorre buona parte della via.

Freemont Street Experience; notare l’Uomo Ragno a sinistra!

Mi dispiace solo che recentemente abbiano inserito, all’interno della volta, i cavi per una zipline: la gente appesa che sfreccia tra le luci, rovina un po’ l’effetto. Ma si sa, siamo a Las Vegas… “Business is Business”!

Freemont Street Experience: 12 milioni di lampadine a LED

Prima di lasciare questa folle città, un’ultima foto a un piccolo capolavoro sconosciuto, opera di Frank Gehry (lo stesso del Walt Disney Concert Hall di LOS ANGELES e del Ray and Maria Stata Center di BOSTON): il Lou Ruvo Center for Brain Health, una clinica neurologica il cui aspetto ricorda un cervello, con i due emisferi separati.

Un organo che a Las Vegas è messo seriamente in discussione.

Clinica neurologica Lou Ruvo Center for Brain Health, opera di Frank O’ Gehry (2010)

“Quello che succede a Las Vegas rimane a Las Vegas. Ma la donna di 200 chili appollaiata davanti a una slot machine, trasudante carne dallo sgabello mentre bilancia un cocktail e una sigaretta in una mano, e tira meccanicamente il braccio della slot con l’altra… beh, quella è ancora con me” – Brian Sack, scrittore e attore

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